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Fatturazione elettronica: prospettive tra privati

Chi fornisce servizi alle pubbliche amministrazioni (comuni, regioni, scuole, comunità montane etc etc) lo sa bene: da qualche anno nei confronti delle PA è d’obbligo l’emissione di fattura elettronica. E chi invece lavora anche o soprattutto per privati? Cosa ci aspetta in tema di fatturazione?

Fatturazione elettronica PA: cos’è 

Per fattura elettronica si intende una fattura inviata nel solo formato digitale, così come indicato nella Direttiva UE n. 115 del 20 dicembre 2001. Per quanto riguarda l’Italia, di fattura elettronica si parla già nell’articolo 21, comma 1, del DPR 633/72:

Per fattura elettronica si intende la fattura che è stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico; il ricorso alla fattura elettronica è subordinato all’accettazione da parte del destinatario”.

Il governo ha stabilito, con il Decreto Ministeriale 3 aprile 2013, tutte le norme riguardanti l’emissione, la trasmissione e il ricevimento della fattura elettronica. Sul sito ufficiale del governo dedicato alla Fattura PA viene spiegato nel dettaglio cos’è la fatturazione elettronica, come crearla e inviarla e cos’è il sistema di interscambio (SdI).

Fatturazione elettronica PA: perché 

L’obiettivo della fatturazione elettronica è di centralizzare i flussi di documenti contabili tra fornitori e PA, con un conseguente monitoraggio delle finanze pubbliche.

Fatturazione elettronica: e tra privati? 

Dall’inizio del 2017 l’Agenzia delle Entrate ha messo online un portale per generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche anche verso clienti privati. Il servizio, gratuito, è opzionale per la maggior parte dei contribuenti, mentre è obbligatorio per chi effettua cessioni di beni attraverso distributori automatici.

I vantaggi per chi sceglie di emettere fattura elettronica tra privati sono molti, tra cui:

  • No modelli Intrastat;
  • No presentazione spesometro;
  • Termini di accertamento ridotti di un anno (per soggetti che garantiscono la tracciabilità dei pagamenti);
  • No comunicazioni trimestrali;
  • No comunicazione dei dati riguardanti contratti stipulati da società di leasing;
  • Priorità per rimborsi IVA.

C’è da aspettarsi che, presumibilmente in un’epoca non troppo lontana, sempre più liberi professionisti, ditte individuali, commercianti, artigiani, società vengano stimolate verso l’uso della fatturazione elettronica tra soggetti privati… fino a che non diventerà d’obbligo. Quando? Ancora non si sa.

Nel frattempo, facciamo fede agli obblighi: con Syncrogest puoi predisporre le fatture elettroniche verso le PA.